Tu sei qui:

L’alimentazione del tuo animale è davvero quella giusta?

Ti sei mai chiesto se quello che metti nella ciotola del tuo animale tiene davvero conto delle sue esigenze ed è davvero quello che gli permette di crescere e vivere al meglio?

Ci sono svariati fattori che devi considerare in merito a questo vastissimo argomento, che spaziano dalle caratteristiche soggettive del tuo cane, al contesto nel quale vive.

Lo stile di vita per esempio è determinante, così come il grado di anzianità e lo stato di salute.

Come per gli umani, anche per i nostri amici animali la nutrizione può letteralmente cambiare la vita, e da un punto di vista curativo, essere un supporto davvero efficace per superare malattie e disturbi di vario genere.

Possiamo soffermarci per ora su tre argomenti generali, mentre approfondiremo in seguito i vari tipi di cibo che posso consigliarti.

PRIMO: L’ALIMENTAZIONE DEVE ESSERE BILANCIATA

Prima di tutto, sappi che una buona dieta deve essere bilanciata. Questo significa che il tuo amico quattro zampe deve poter disporre di tutti i nutrienti che gli servono, nelle giuste proporzioni.

Qui si apre una tematica discussa, infatti il calcolo delle percentuali nutrizionali un tempo usate come riferimenti è sempre stato basato sull’impiego di cibo crudo.

Invece, gli stessi parametri sono usati per quello cotto, dove in realtà vitamine e minerali sono presenti in quantità sensibilmente inferiori, proprio a causa della cottura.

Oggi si stimano riferimenti accettabili percentuali pari a 75-85% di carne e il restante 25% di frutta e verdura.

SECONDO: IL POTERE DEGLI ALIMENTI CRUDI

Il punto precedente ci porta a quest’altra considerazione: il cibo crudo contiene più vitamine e minerali, mentre gli alimenti cotti industriali sono lavorati quindi non equivalgono agli standard nutrizionali.

A questo proposito voglio citare l’esperimento del medico dr McCarrison il quale decise di somministrare cibo crudo più aria buona, luce naturale e ambiente pulito a 1000 ratti per quasi 3 anni, verificando infine che nessuno di loro aveva sviluppato alcuna malattia.

Anche il dr Pottenger constatò mediante un esperimento sui gatti, che nel giro di tre generazioni di cibo industriale i gatti manifestavano una forte tendenza alla sterilità.

La ricerca ha scoperto che i gatti hanno bisogno di taurina e la possono assumere solo dal cibo crudo mentre in quello elaborato le percentuali sono molto più basse.

TERZO: IL PERICOLO CIBI IN SCATOLA

Questo ci conduce all’ultimo punto generale di oggi: il cibo industriale presenta inevitabilmente dei limiti. Non solo l’impatto ambientale che ormai tutti conosciamo, ma soprattutto il fatto che il cibo in scatola contiene meno nutrienti di quello crudo, ed essendo sottoposto a lavorazione viene addizionato di sale e di zuccheri, allo scopo di insaporirlo e di conservarlo.

Non dimentichiamo inoltre il rischio che contenga anche virus e patogeni infettanti che potrebbero mettere a rischio la salute del nostro animale.

UN CONSIGLIO NATUROPATICO

Se non hai tempo o per altri motivi scegli di utilizzare cibo cotto, nella ciotola puoi mettere piccole quantità di un ortaggio come ad esempio il sedano o la zucchina, per aumentare il contenuto di vitamine e sali minerali.


Un saluto da Graziana, la Naturopata per i tuoi animali!

Condividi questo articolo:
Facebook
WhatsApp
Telegram
X
Email